È possibile riscaldare la casa da remoto? E per di più, è possibile riscaldare la casa da remoto, senza che in casa ci sia corrente?

Si tratta di una sfida al limite del possibile, con tanti dubbi e rischi che bisogna valutare attentamente, dal momento che si mettono in campo più elementi, tra i quali elettricità e gas. Elementi che messi insieme possono diventare davvero esplosivi. Vale la pena rischiare la propria proprietà per evitare qualche minuto in più di freddo?

Il mio consiglio è quello di evitare in tutti i modi questa miscela che potrebbe portare a fare esplodere l’intera casa e mettere in pericolo di vita anche i vicini di casa.

Questo articolo è solo teorico e vuole solo aprire una discussione sull’impossibile.

Riscaldare la seconda casa in montagna

Qualcuno potrebbe chiedersi se è possibile accendere una caldaia di una seconda casa in montagna, un paio di giorni prima del proprio arrivo? Così da evitare i meno dieci o i meno 15 gradi, appena si arriva.

La soluzione più semplice è quella di avere una caldaia con una scheda o un’app che ti permetta di controllare la caldaia.

L’abitudine comune, però, è che,per sicurezza e per evitare inutili consumi, si stacca la luce, nei periodi in cui non vive nella casa.

Niente elettricità, niente di niente

Lo diciamo subito per evitare di farti perdere tempo. Senza elettricità si fa ben poco, o meglio, non si fa nulla. Per cui è inutile pure pensarci. Qui di seguito ho raccolto alcuni pareri e soluzioni che fanno delle ipotesi, senza corrente elettrica, ma è molto difficile riuscire nell’intento. Aggiungo che resta sempre un’operazione rischiosissima e che è vivamente sconsigliabile.

L’unico consiglio valido che si può dare, se si vuole trovare la casa calda, è quello di prendersi un po’ di tempo per andare in montagna qualche giorno prima e avviare il tutto in presenza e in sicurezza. Oppure affidare le chiavi ad una persona di fiducia.

Come riscaldare la casa in remoto?

Se si ha la corrente elettrica le moderne caldaie sono connessi a termostati GSM. Il termostato con connessione GSM, infatti, è ideale in assenza di una connessione internet, e permette di programmare a distanza la temperatura di casa.

Questo è possibile grazie ad una SIM che si trova all’interno del termostato, che consente di poterlo controllare anche a distanza, con il semplice invio di un sms al numero di telefono della SIM inserita nel termostato che aziona la caldaia anche quando ti trovi in un’altra città.

Termostato a batteria

La prima idea sarebbe quella di acquistare un termostato a batteria. Ma se si vive lontani dalla casa per lunghi periodi, la batteria durerà?

Le caldaie hanno bisogno di alimentazione elettrica, non basta l’impulso e oltre all’impulso per la caldaia ne serve un altro per far arrivare corrente alla stessa serve comunque qualcosa che sia alimentato.

probabilmente la tua soluzione è la migliore, corrente sempre presente che alimenta solo la caldaia e il modem 3g per la sua accensione
se non la migliore, la più in sicurezza certamente 👍

Alimentazione dedicata

Come già detto alimentazione dedicata tramite salvavita alla sola caldaia poi, in alternativa al sistema apri porta gsm si può installare un cronotermostato tipo il Baxi Mago che è semplicissimo ed ha l’app che consente accensione spegnimento programmazione oraria e chiaramente lettura della temperatura ambiente, utile a monitorare la situazione.

Per qualsiasi motivo la caldaia dovesse andare in blocco lo si capirebbe subito dalla temperatura ambiente che non aumenta.

Serve anche un router con sim, lo si usa nel periodo invernale e poi a primavera ferma la ricarica mensile per i mesi di inutilizzo.

Il Baxi Mago funziona da interruttore ed è dunque universale, poi se abbinato alle caldaie Baxi permette tanto altro perché dialoga con la caldaia e restituisce anche i codici errore.
Aggiungo questa nota perchè qualcuno potrebbe pensare che è solo per le caldaie del marchio.

Una linea dedicata alla caldaia

Può fare una linea dedicata alla caldaia e lasciare attiva solo quella come già suggerito. Mettere un termostato impostato sui 20º sempre e attivare la caldaia tramite un relè con un combinatore GSM o con qualche sistema tipo Shelly collegato a una rete Wi-Fi sempre disponibile.

Dunque, una linea differenziale dedicata alla caldaia, che alimenta relè con GSM o modem 3g che a sua volta è collegato via wiifi ad uno shelly che permette di accendere, spegnere la caldaia e tutto supervisionato dal termostato consigliato in precedenza.

Eventuali problemi alla caldaia?

E se la caldaia andasse in errore? Acqua ghiacciata? Mancato avvio del gas? Per dire se ha un bombolone gpl come fa a sapere se tutto si é avviato? Per sicurezza inserirei anche una cam wifi che faccia controllare lo stato dell’avvio, cosi da poter spegnere tutto.

Per sicurezza di potrebbe aggiungere un pannellino fotovoltaico con piccola batteria sufficiente ad alimentare il GSM ed all’ccorrenza alimentare la caldaia che comunque è su una linea a parte con un teleruttore.

A mio avviso togliere corrente è inutile e controproducente, tutti i sistemi di riscaldamento hanno la circolazione antigelo e sono fatti per quello quindi corrente attaccata e al massimo acqua chiusa, suggerirei anche elettrovalvola su gas comandata da sensore metano. Questo perché il gas che è la cosa più pericolosa deve essere aperto altrimenti la caldaia non partirebbe.

Quanto alla caldaia, ne serve una che parta a batterie (normalmente 2-4 torce). Il termostato a batteria dovrebbe poi avere una sim dati. Non vedo alternative.

Possibile soluzione attuata per condizionamento:

  • interruttore a riarmo motorizzato sul quadro che alimenta solo la caldaia,
  • termostato con contatto di controllo remoto
  • combinatore telefonico (almeno il segnale telefonico ci sarà?)
  • alimentazione del sistema con batteria ricaricata da rete elettrica (quella della caldaia) e pannellino solare con apposito modulo.
  • telefonando al combinatore attivi l’interruttore e il termostato.

Il consiglio migliore

Il consiglio migliore, però resta questo:

paga un omino che entra e fa partire tutto, come si è sempre fatto.